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Trento, 1 marzo 2006
«CARO MURARO, NON SIAMO RIDICOLI...»
Il capolista dei Verdi dopo l’interrogazione che chiede il ritiro delle deleghe alla Berasi
dal Trentino di mercoledì 1 marzo 2006

Autonomisti, ora basta polemiche: è il richiamo di Marco Boato, in una lettera aperta che il deputato dei Verdi ha diffuso ieri, in risposta all’interrogazione di Sergio Muraro contro Iva Berasi, “rea” di aver disertato una manifestazione sportiva in Tesino per fare campagna elettorale. «E allora cosa dovrebbe fare Dellai - domanda provocatoriamente Boato - che la settimana scorsa ha anticipato la riunione della giunta provinciale perché l’indomani era impegnato a Roma con la Margherita?».

Boato parla di «riflessione ad alta voce», conclusa la fase di preparazione delle liste, avendo notato «qualche “fibrillazione” di troppo» e per evitare «la tentazione di qualcuno a farsi male da soli».

Comincia dal 21 febbraio, giorno della firma dell’accordo fra l’Unione, la Svp e il Patt. «Tutti - scrive - abbiamo lavorato perché di questa alleanza facessero parte gli autonomisti». E qua precisa il senso delle sue dichiarazioni dell’altro giorno («Bezzi è stato imposto da Prodi alla Svp»): «Non c’è nulla di scandaloso - tutt’altro! - che per questa positiva finalità si sia attivamente impegnato anche Romano Prodi da Roma, che ha ricevuto sia la Svp e Dellai (con Bressa) sia una rappresentanza regionale dei Verdi-Grüne-Vërc. Non a caso venerdì 24 febbraio, al Ministero dell’Interno, all’atto di deposito dei simboli, si è formalizzata la coalizione, che ha indicato in Romano Prodi il proprio leader e che ha sottoscritto il programma di coalizione, con la firma di tutte le forze politiche dell’Unione e anche della Svp. È risultato perciò strano a tutti che da parte del Patt - appena ottenuto un posto nella lista Svp anche per intervento (positivo) di Prodi da Roma e di Dellai da Trento -, si sia aperta una singolare polemica contro i propri alleati di coalizione rispetto alle candidature “imposte da Roma”. Un bel modo di iniziare una campagna elettorale che ci deve vedere tutti uniti per la sconfitta di Berlusconi e del centro-destra e per la vittoria della proposta di governo di Prodi e del centro-sinistra! Nel corso della conferenza stampa di presentazione della lista dei Verdi-Grüne-Vërc sabato 25 febbraio a Trento, durata quasi un’ora e mezza – continua Boato -, ho dedicato un paio di minuti a rimarcare l’anomalia di questa iniziale polemica del Patt, ho ricordato che le candidature dei Verdi sono state tutte democraticamente discusse e deliberate a Trento e a Bolzano, ho auspicato il successo di tutte le forze politiche della nostra coalizione (perché tutte concorreranno al successo di Prodi) e ho annunciato il leale sostegno dei Verdi alle candidature uninominali al Senato».

«Ciononostante - prosegue Boato - abbiamo tutti assistito ad una ulteriore bordata polemica da parte del Patt, che evidentemente - incassata la solidarietà delle forze politiche dell’Unione e pur dopo aver sottoscritto con noi e la Svp un documento di accordo - ora pensa di poterne incautamente prescindere. A riprova di questo singolare comportamento, è arrivata ieri una stupefacente interrogazione dell’autonomista Sergio Muraro contro Iva Berasi, rea di non aver partecipato ad una manifestazione di sci-alpinismo in Tesino, in concomitanza con la presentazione della lista dei Verdi a Trento. Poiché nessuno - ma proprio nessuno! - può lamentarsi di scarso attivismo e di scarsa presenza dell’assessore Iva Berasi in relazione alle manifestazioni di carattere sportivo, semmai Muraro avrebbe dovuto apprezzare la scelta dell’assessore Berasi di evitare una presenza “istituzionale” in coincidenza con la presentazione della propria lista elettorale, pur essendo lei candidata solo per solidarietà e in posizione chiaramente non eleggibile. Magari tutti gli esponenti politici con ruoli istituzionali (compreso il presidente del Consiglio provinciale Giacomo Bezzi) avessero sempre questa attenzione e questa prudenza nel non confondere i ruoli! Provi a riflettere Muraro e a ragionare, se ne è capace, con spirito di coalizione. Sui quotidiani del 22 febbraio è apparsa questa dichiarazione del presidente Lorenzo Dellai: “Da oggi al 9 aprile l’unico mio compito e impegno è quello di far vincere la lista dell’Ulivo alla Camera e i candidati dell’Unione al Senato, nient’altro, e mi auguro che la concentrazione di tutti noi, da qua al giorno delle elezioni, sia rivolta tutta su questo obiettivo”. Per essere, giustamente, a Roma venerdì 24 febbraio alla direzione della Margherita dedicata alla decisione sulle candidature, il presidente Dellai ha anche anticipato la consueta seduta della Giunta provinciale. Cosa intende fare Muraro? Presentare una interrogazione al Presidente Dellai perché ritiri le deleghe... a se stesso, considerati gli impegni elettorali che sta (giustamente) assumendo? Bisognerebbe evitare di cadere nel ridicolo o, peggio, nella provocazione, tanto più se rivolta nei confronti dei propri alleati».

«Le elezioni politiche per il Parlamento - conclude il capolista dei Verdi - sono il momento più alto di espressione democratica della sovranità popolare e chi ad esse concorre, direttamente (come candidato) o indirettamente, come attivo sostenitore, lo fa esercitando un diritto-dovere costituzionalmente garantito e, per quanto ci riguarda, “per il bene dell’Italia” (come si intitola, con splendida semplicità, il programma di Prodi e della nostra coalizione). Nonostante un po’ di sconcerto e di amarezza per questa iniziale mancanza di correttezza e di solidarietà, per quanto ci riguarda questa polemica finisce qui. Guardiamo ora avanti con fiducia, rivolgiamoci serenamente ai cittadini-elettori con il nostro programma, le nostre proposte, i nostri candidati, cerchiamo di operare per difendere e rafforzare la nostra Autonomia del Trentino e dell’Alto Adige/Südtirol e, davvero, “per il bene dell’Italia”».


  Marco Boato

MARCO BOATO

BIOGRAFIA


  

vedi anche:
elezioni politiche
9-10 aprile 2006

 

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